COVID: TRAPIANTI DI ORGANI E CURE VITALI RINVIATI

Il Queen Elizabeth di Birmingham ha chiuso a trapianti e donatori per 14 giorni, anche per i casi urgenti, e svolge pochissimi trapianti di casi disperati.

Una delle conseguenze della pandemia Covid riguarda i malati di altre patologie, che stanno soffrendo per il rinvio di operazioni e cure, spesso vitali.

Tra questi, i trapianti di organi, che sono stati sospesi per far posto ai pazienti Covid in ospedale.
Uno dei maggiori ospedali del paese specializzato in trapianti, il Queen Elizabeth di Birmingham, ha già sospeso i trapianti, così come l’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge.

Attualmente ci sono più di 30mila pazienti ricoverati negli ospedali britannici, e l’impatto sui casi di trapianto è disastroso. Centinaia di operazioni di trapianto e di cancro sono state rinviate anche a Londra, dove i posti disponibili sono riservati solo ai pazienti Covid.

Anche tutte le operazioni di routine sono sospese, con gravi rischi per la vita dei malati di altre patologie.

Il numero dei trapianti, solo nel 2021, è calato del 21% a causa della pandemia, rispetto all’anno precendente.

Secondo l’NHS Blood and Transplant, il numero di operazioni chirurgiche per trapianto è sceso da quasi 4000 a 3100 in un solo anno.

Il dato più drammatico si è registrato durante il primo lockdown, quando il numero di trapianti è crollato del 60%, anche se NHS ha cercato di recuperare ed aumentare il numero di trapianti durante l’estate.

Ma a fronte di quasi 700 trapianti svolti normalmente, solo 264 operazioni sono state svolte nel trimestre del primo lockdown, mentre la lista di attesa per i nuovi organi è di 6000 persone.

Durante il primo lockdown, NHS segnala che 350 persone sono morte a causa dei tempi di attesa. In Inghilterra, per chi è in attesa di un trapianto, solo questa settimana sono stati chiuse le porte di 11 ospedali, che ora ricevono solo pazienti Covid.
A Londra, hanno chiuso le porte ai trapianti il Royal London Hospital a Whitechapel, il Royal Free Hospital, il Guy’s Hospital, il St George’s Hospital, il King’s College Hospital e addirittura il West London Renal and Transplant Centre.

Il Queen Elizabeth di Birmingham ha chiuso a trapianti e donatori per 14 giorni, anche per i casi urgenti, e svolge pochissimi trapianti di casi disperati.

Intanto, l’Università di Bologna pubblica la notizia di decessi 17mila in più, in Europa, per cancro al colon, a causa dei ritardi di diagnosi dovuti alla pandemia.
Si tratta di un aumento del 11,9% di morti, per una patologia gravissima che uccide 170mila persone l’anno, nel Vecchio Continente.

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